APPARECCHI ACUSTICI PER BAMBINI: COME AIUTARE I PIÙ PICCOLI A SENTIRE MEGLIO
Essere bambini significa voler scoprire il mondo, essere curiosi e proattivi. tutte attività che ne presuppongono un’altra, fondamentale per imparare nuove cose: ascoltare. purtroppo, però, non tutti i bambini riescono a farlo come vorrebbero. alcuni di loro, infatti, soffrono di ipoacusia e, senza alcun aiuto, non avrebbero la possibilità di percepire i suoni in modo corretto e, di conseguenza, elaborarli per poi trasformarli in informazioni utili all’apprendimento.
Fortunatamente, i problemi di udito nei più piccoli possono essere facilmente risolti indossando apparecchi acustici, piccoli ausili che tuttavia svolgono un ruolo molto importante: consentire ai bimbi con problemi di udito di sentire, arricchendo il loro mondo di nuovi stimoli, scoperte e opportunità.
La perdita uditiva nei bambini
Molte persone sono convinte che la perdita di udito sia un fattore legato unicamente all’età: più si invecchia, meno si sente. In un certo senso è vero: l’invecchiamento fisiologico determina una diminuzione dell’udito; ciò non toglie comunque che si possa soffrire di ipoacusia a tutte le età, inclusa quella infantile. Le cause possono essere molteplici: dall’esposizione prolungata a fonti di rumore che oltrepassano la soglia limite degli 85 dB a difetti congeniti, fino alle patologie che colpiscono l’apparato uditivo.
Stabilire l’eziologia dei disturbi uditivi nei bambini è compito degli specialisti. Per quanto riguarda, invece, i benefici che possono apportare gli apparecchi acustici, occorre considerare, oltre alla correzione dei difetti dell’udito, anche gli effetti positivi che questi ausili hanno sullo sviluppo del linguaggio e delle relazioni sociali.
Nel momento in cui un bambino che soffre di ipoacusia indossa per la prima volta un apparecchio acustico gli si schiude un universo di suoni che prima non poteva percepire. Non appena riuscirà a riconoscere quelli fonetici, imparerà a utilizzarli per arricchire il proprio lessico e, successivamente, per leggere e scrivere con proprietà di linguaggio. Anche rispetto alle interazioni con gli adulti e i coetanei l’utilizzo di un apparecchio acustico contribuirà a risolvere eventuali problemi: un bimbo che non sente bene tenderà a isolarsi e ad autoescludersi. Migliorando le proprie capacità uditive, invece, avrà la possibilità di sentirsi alla pari con gli amici e di interagire con maggior sicurezza anche con gli adulti, rafforzando così la propria autostima e la capacità di relazionarsi con altre persone.
Gli apparecchi acustici migliori in base all’età, da indossare anche a scuola
Per quanto riguarda la tipologia di apparecchio acustico più adatta ai bambini, la scelta migliore consiste nell’optare per quelli da indossare dietro all’orecchio: poco visibili ma resistenti, possono essere utilizzati senza problemi anche per più anni, assicurando ottime performance. Gli auricolari che si abbinano a questo tipo di apparecchi, invece, devono essere sostituiti regolarmente (anche più volte nell’arco dell’anno), poiché vanno adattati alle diverse fasi di crescita del giovane paziente, le cui orecchie subiranno un sensibile sviluppo in breve tempo. Cambiare periodicamente l’auricolare, comunque, raramente viene considerata dal bambino una noiosa incombenza.
L’importanza della figura dell’audioprotesista
Per i bambini che soffrono di ipoacusia indossare un apparecchio acustico rappresenta un passo importante: per questo è fondamentale instaurare un rapporto di fiducia reciproca tra il piccolo paziente e il professionista il quale, oltre a proporre al bimbo la protesi acustica più adatta alle sue esigenze, si premurerà anche di illustrare le funzionalità dell’apparecchio e i motivi per cui è necessario indossarlo con regolarità per proteggere la propria salute uditiva.
Marco Cociglio
Audioprotesista Starkey