Natale solidale

Natale solidale

Natale solidale

Fame, malattie, violenze e solitudine, sono i mali che molti minori devono affrontare nel mondo. Sospediatra è sempre dalla parte dei bambini. Un Natale solidale può essere un piccolo contributo alla loro difesa. I regali solidali, sono una risposta.

Sospediatra ha scelto alcune Associazioni e Fondazioni che hanno come primo obiettivo la difesa e la tutela dei minori. Il Centro Italiano Aiuti all’Infanzia (Ciai), è sempre sul campo, con tante iniziative, a difesa dell’infanzia. A Natale ci si può prendere cura dei bambini soli #bambinisenzapaura. Oppure si può acquistare dal sito un taccuino, dei biscotti, ma anche panettoni. Si possono soprattutto sostenere alcune campagne, sono tante: in Cambogia, Etiopia, ma anche in Italia come la campagna “Ragazzi harraga”. Ma c’è anche una curiosità: si può scegliere anche di regalare una capra, una mucca o del materiale scolastico. Riceverete un biglietto cartaceo o elettronico da inviare ad un amico a dimostrazione che a suo nome avete fatto una donazione per cambiare la vita di un bambino, una famiglia o un’intera comunità.

I bambini hanno il diritto di non essere pazienti. Il nostro aiuto può fare la differenza. E’ la filosofia della Fondazione del Bambino Gesù. Accompagnare e sostenere l’impegno dei medici, dei ricercatori, degli operatori sanitari e di quanti si adoperano quotidianamente per dare una migliore qualità della vita ai bambini e alle loro famiglie. Si possono fare donazioni per sostenere la innovazione tecnologica, la ricerca delle malattie rare e l’accoglienza delle famiglie.

L’Albero della Vita  è invece un’Associazione di volontariato che ha come obiettivo proteggere la vita dei bambini in difficoltà e trasformare il disagio in una nuova opportunità.

“Ogni bambino che torna a sorridere è una battaglia che abbiamo vinto”. Dagli anni ’70, il nostro impegno quotidiano è stare accanto ai bambini colpiti da gravi malattie croniche, in cura presso la clinica Pediatrica de Marchi di Milano, per offrire loro la migliore assistenza globale possibile”, è questo il manifesto della Fondazione De Marchi di Milano. Anche qui in vendita panettoni, calendari, Babbo Natale di cioccolato e cesti. Regalare un sorriso a un bimbo non costa tanto e ci rende felici.

Il tutto per fare in modo che qualcosa cambi, o almeno migliori.

Sono infatti sconvolgenti i numeri venuti fuori durante l’anniversario della Convenzione Onu, lo scorso 20 novembre. Il punto sulla condizione dei piccoli nel mondo, a partire dall’emergenza malnutrizione, ha sfornata cifre da capogiro. Sono 30 milioni quelli sfollati a causa di conflitti: il numero più alto dalla seconda guerra mondiale. A livello globale ogni 5 secondi muore un bambino sotto i 15 anni (6,3 milioni nel 2017), spesso per cause prevenibili. La maggior parte di queste morti (5,4 milioni) avviene nei primi 5 anni di vita e circa la metà sono di neonati.

Secondo i dati Istat riferiti al 2017, i poveri in Italia nel 2017 hanno superato la soglia cinque milioni. È la prima volta da quando l’Istat ha iniziato queste serie storiche, nel 2005. Di questi un milione e 208 mila sono bambini o ragazzi con meno di 18 anni, ovvero possono mancare loro un’alimentazione regolare, una casa adeguata e riscaldata, cure mediche, e l’accesso ad attività di svago, sportive, culturali, aggregative che penalizzano le loro opportunità di crescita e sviluppo.

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