È una malattia provocata dall’Herpes virus 6, che esiste in due forme e quindi si può contrarre due volte.
È nota con questo nome perché è il sesto esantema infettivo descritto in medicina, colpisce soprattutto bambini piccoli tra i 6 mesi e i 2 anni di età, ed è più frequente in autunno e in primavera, pur essendo presente nel corso di tutto l’anno.
Si trasmette attraverso un contatto diretto con il muco o la saliva del paziente infetto, oppure con le goccioline respiratorie emesse con la tosse e gli starnuti, naturalmente.
La malattia, dopo una decina di giorni d’incubazione, inizia con febbre molto alta fino a 39.5, sensibile al Paracetamolo o all’Ibuprofene, che scompare dopo 3 giorni lasciando il posto all’esantema: macchioline di colore rosa pallido, a volte lievemente rialzate, che si diffondono inizialmente sul collo per poi passare al torace e al’addome; il viso e gli arti in genere, non sono interessati a differenza degli altri esantemi.
La fase acuta dura un paio di giorni può provocare un leggero prurito, raramente desquamazione della pelle.
Insieme alle macchioline compaiono altri sintomi, come arrossamento della gola, l’infiammazione delle ghiandole linfatiche nella zona della mandibola e della nuca e l’arrossamento delle congiuntive.
Complicazioni
La febbre alta può causare, nei bambini predisposti, convulsioni febbrili che si manifestano in genere con perdita di conoscenza, irrigidimento muscolare e scosse di gambe e braccia.
In genere durano pochi minuti e non provocano danni permanenti, in ogni caso, in caso di convulsioni, è sempre opportuno consultare il pediatra, ma solo dopo aver prestato al bambino il primo soccorso.
Terapia
Trattandosi di una malattia di origine virale la terapia mira a risolvere i sintomi, quindi antifebbrili per abbassare la febbre.
Inoltre è bene idratare adeguatamente il bambino, non è indicato l’uso degli antibiotici tranne nel caso compaiano complicanze batteriche.