Dermatite Atopica

Dermatite Atopica

Dermatite Atopica

CHE COS’È LA DERMATITE ATOPICA?

La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle che può essere dovuta ad una combinazione di fattori genetici e ambientali.
Essa è caratterizzata da secchezza e prurito della pelle, con alternarsi di periodi di benessere e fasi di ricaduta e provoca un forte fastidio per chi ne è affetto.
Chiamata anche eczema costituzionale, questa malattia non è contagiosa e colpisce il 20-30% dei bambini. Nella maggior parte dei casi regredisce spontaneamente entro i 3-4 anni di età, in altri casi rimane sino all’adolescenza.

Le principali manifestazioni di questo disturbo sono diverse a seconda dell’età del paziente:
Per i bambini più piccoli (fino ai 2 anni di età) si evidenziano lesioni cutanee arrossate ed esudanti soprattutto nella zona del mento, sulle guance, sulla fronte, sugli arti e dietro le orecchie. Talvolta può essere presente una desquamazione brunastra anche sul cuoio capelluto.
– Le manifestazioni hanno un andamento cronico – recidivante, ovvero alternano periodi di fase acuta a periodi di remissione in cui la pelle torna normale.
Per i bambini oltre i 2 anni le lesioni tendono a diventare più secche mentre le zone più colpite sono mani, polsi, pieghe dei gomiti e delle ginocchia.
Se il disturbo si protrae nell’adolescenza le zone più interessate possono essere mani e piedi.

La gravità della dermatite atopica  può essere variabile, si va da un leggero prurito a forme più gravi, in cui le lesioni possono anche arrivare infettarsi, ed il fastidio può incidere anche sulla tranquillità del sonno e generare stress ed irrequietezza per il bambino e per la famiglia, con ripercussioni sul corretto sviluppo psicologico.

COSA FARE IN CASO DI DERMATITE ATOPICA?

– Si consiglia di utilizzare creme idratanti adatte a questo tipo di pelle, da applicare su pelle umida e appena lavata, come modalità efficace per ridurre la secchezza e ad alleviare il prurito.
– Fare attenzione al bagnetto o alla doccia, che non devono essere né troppo frequenti né troppo lunghi. Anche in questo caso si consiglia l’utilizzo di prodotti specifici per pelle atopica. Prima di acquistarli è sempre meglio chiedere un parere allo specialista, al dermatologo o al farmacista.
– Utilizzare asciugamani di colore bianco esclusivi per il bambino, onde evitare il contagio con virus e batteri, e asciugare la pelle tamponandola, per evitare irritazioni.
– Un elemento importante è la cura delle unghie del bambino, che devono essere tenute corte affinché non si provochi lesioni grattandosi.
– Controllare la temperatura del riscaldamento in casa, che non deve essere troppo elevata, così come il grado di umidità degli ambienti, che va limitato il più possibile
– Attenzione particolare, infine, va posta all’abbigliamento: oltre al consiglio di prediligere le fibre naturali ed i capi morbidi e confortevoli (quindi anche di rimuovere etichette e parti che potrebbero irritare la pelle) un occhio di attenzione in più deve essere posto al bucato. E’ meglio infatti optare per un detersivo liquido e, se possibile, si suggerisce un risciacquo ulteriore alla biancheria del bambino, per evitare che i residui di detersivo irritino la pelle.

IN QUALI CASI È CONSIGLIATA LA VISITA DEL PEDIATRA?

Quando il prurito diventa così intenso da disturbare il sonno o da limitare le attività del bambino
Se le lesioni si infettano, ovvero se compaiono vescicole, pustole piene di pus o croste giallastre

MITI DA SFATARE

Al contrario di quanto spesso sia indotti a pensare solo in rari casi la dermatite atopica origina da un’allergia alimentare.
I cibi con allergeni non fanno peggiorare la malattia, pertanto non si devono escludere dalla dieta (salvo la presenza di allergie di altra natura)
Sarà eventualmente lo specialista a suggerire un altro tipo di indagine qualora non vi sia alcun riscontro dalle terapie convenzionali indicate.

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