PERTOSSE

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CHE COS’È LA PERTOSSE?

La pertosse è una malattia infettiva altamente contagiosa, causata dal batterio Bordetella pertussis, che colpisce l’apparato respiratorio e produce una tossina irritante per le vie aeree. Esistono altri batteri simili, ma meno aggressivi, che causano sindromi chiamate simil-pertussoidi, con sintomi simili, ma meno intensi.
La trasmissione avviene principalmente in primavera, per via aerea, attraverso le goccioline di saliva emesse da colpi di tosse e starnuti di una persona infetta ad una non immune.
In genere si manifesta con sintomi respiratori: rinite, lacrimazione, starnuti, tosse secca prima solo notturna, poi anche diurna, che culminano in una tosse spasmodica alla quale segue un’inspirazione prolungata che presenta un tono molto acuto (definito anche “urlo della pertosse”). Per questa caratteristica la pertosse è anche chiamata tosse canina, tosse convulsa o tosse asinina.
La frequenza degli attacchi di tosse è variabile, da quattro a decine di attacchi al giorno, soprattutto la notte. La pertosse comporta l’emissione di abbondanti quantità di muco in fase parossistica, durante i colpi di tosse o subito dopo, che potrebbero provocare vomito nel bambino. Durante questi accessi il bambino potrebbe anche assumere un colorito cianotico a causa dell’insufficiente ossigenazione dei tessuti.

Di solito il bambino che contrae la pertosse è inappetente, stanco e lamenta la sensazione di soffocamento, ma non compare generalmente la febbre.

Il decorso della malattia è piuttosto lungo, da 6 a 10 settimane e può essere più aggressiva per i più piccoli (sotto l’anno di età).
Dopo 4 settimane i sintomi cominciano ad attenuarsi ed inizia la convalescenza, che può prolungarsi per diverso tempo con episodi di tosse ancora ricorrenti, ma via via più moderati.

COSA È CONSIGLIATO FARE IN CASO DI PERTOSSE?

Viene somministrata al bambino una terapia antibiotica, che risulta più efficace quanto prima viene diagnosticata la malattia.
Idratazione e riposo sono fondamentali per il bambino, per cui è necessario controllare che si idrati correttamente durante tutto l’arco della giornata, offrendo acqua, camomilla o tè deteinato.
Il bambino deve riposare e stare il più tranquillo possibile: sarà utile evitare stimoli, rumori e spaventi che possano provocare gli accessi di tosse.
Data la contagiosità della malattia è meglio tenere il bambino in isolamento, lontano da altri bambini, persone anziane o soggetti debilitati.

IN QUALI CASI È CONSIGLIATA LA VISITA DEL PEDIATRA?

Se i sintomi sono evidenti o si può sospettare una pertosse è necessario che il bambino venga visitato il prima possibile dal pediatra affinché la malattia venga diagnosticata e si possa procedere con la cura antibiotica.
In caso di bambino molto piccoli, ma talvolta anche per i più grandi potrà essere necessario il ricovero ospedaliero, nel caso in cui le condizioni generali siano compromesse o i bambini non riescano ad alimentarsi o ad assumere la terapia antibiotica per via orale.

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