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CHE COS’È IL TRAUMA CRANICO?
Il trauma cranico è il trauma più frequente nell’infanzia, ed è di solito dovuto a caduta sia per i più piccoli che per i bambini più grandi, per i quali spesso si verifica durante l’attività sportiva o il gioco.
Si possono attuare azioni preventive per evitare che il bambino subisca trauma cranico in seguito ad una caduta, per cui si consiglia sempre di:
– sorvegliare il più possibile il bambino quando è piccolo o mentre sta imparando a camminare, e attrezzare la casa in modo da renderla sicura, proteggere gli spigoli vivi ed eliminare gli oggetti in cui potrebbe inciampare, come i tappeti.
– proteggere la testa del bambino quando è impegnato negli sport come la bicicletta o lo sci.
Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, la conseguenza della caduta sarà un’escoriazione o una ferita del cuoio capelluto. Il sanguinamento in questi casi potrà essere abbondante, vista l’elevata vascolarizzazione della testa, ma questo tipo di ferite superficiali, seppur possano provocare spavento nel genitore e nel bambino, non comporta gravi conseguenze.
Una lesione interna al cranio, invece, può essere importante, in quanto potrebbe essere responsabile di sanguinamenti o lesioni del cervello.
I vasi dello scalpo possono sanguinare sotto la cute, provocando un rigonfiamento di consistenza fluida, che può richiedere giorni o settimane per riassorbirsi.
COSA È CONSIGLIATO FARE IN CASO DI TRAUMA CRANICO?
Se il trauma avviene durante lo sport o il bambino è impegnato in attività sportive è meglio farlo visitare da un medico prima di riprendere l’attività
Se il trauma cranico si verifica prima del sonnellino del bambino e questi si addormenta subito dopo, bisogna tenerlo sotto controllo mentre dorme. Basta verificare che il suo respiro e il comportamento durante il sonno siano quelli consueti, e lasciarlo dormire tranquillamente.
Se si nota qualcosa di insolito, invece, sarà meglio svegliarlo ed osservarne il comportamento: dovrebbe mostrare un po’ di confusione all’inizio e poi riprendere a comportarsi normalmente.
Se per qualsiasi ragione invece non si riuscisse a svegliare o ci fosse qualsiasi sintomo rilevante collegabile al trauma cranico si consiglia di farlo visitare il più velocemente possibile.
Se il bambino non è piccolo e non presenta sintomi che possano destare preoccupazione, si po’ applicare ghiaccio sulla zona colpita, sempre facendo attenzione ad evitare il contatto diretto tra il ghiaccio e la cute, perché potrebbe determinare lesioni. Quindi si consiglia di utilizzare una borsa del ghiaccio o un panno da interporre tra il ghiaccio e la cute.
Il bambino va osservato attentamente per le 24 ore successive al trauma, e se si presentassero i sintomi elencati di seguito si consiglia una visita urgente da parte di un medico.
IN QUALI CASI È CONSIGLIATA LA VISITA DEL PEDIATRA?
Bisogna chiamare immediatamente il pronto soccorso se il bambino è molto piccolo (primi mesi di vita), se ha una perdita di coscienza (anche breve) o se, a qualsiasi età, presenta i sintomi di seguito elencati:
– vomita per più volte consecutivamente
– presenta pianto incessante/inconsolabile
– lamenta dolore a testa e collo
– ha fuoriuscita di liquido/sangue dal naso o dall’orecchio
– ha un comportamento diverso dal solito
– non cammina e non parla normalmente
– non si sveglia facilmente
– appare confuso, non risponde alle domande o non ricorda le cose
– lamenta giramenti di testa che non si risolvono in breve tempo
– lamenta debolezza negli arti
– manifesta un disturbo dell’equilibrio
– non riconosce i familiari
– ha pallore eccessivo per oltre un’ora
– dice di vedere doppio/vede macchie
– ha una pupilla più dilatata rispetto all’altra
MITI DA SFATARE
Non è necessario mantenere sveglio ad ogni costo un bambino che abbia subito un trauma cranico, anzi, privarlo del giusto sonno potrebbe essere controproducente per le sue condizioni psicofisiche.
La ripresa delle abituali attività fisiche necessita sempre di una valutazione clinica.