Sono più brave da subito. Già in quinta elementare le bambine sono più capaci dei maschietti almeno a leggere e scrivere e il gap nel rendimento scolastico tra i due sessi si amplia con l’età.
Lo rivela uno studio di David Reilly della Griffith University pubblicato sulla rivista American Psychologist. “E’ diffusa l’idea che maschietti e femminucce inizino le scuole con un identico bagaglio di abilità cognitive – spiega Reilly – ma il nostro studio suggerisce che potrebbe non essere così”.
“La nostra ricerca ha evidenziato che in genere le bambine presentano migliori abilità in lettura e scrittura già alle elementari”. Gli esperti hanno analizzato i dati scolastici relativi a ben 3,4 milioni di studenti per 27 anni scolastici; sono stati coinvolti alunni delle elementari (9-10 anni), delle medie (13-14 anni) e della scuola superiore (17-18 anni). Confrontando i risultati ai test standard condotti nelle scuole americane per scrittura e lettura è emerso che già alle elementari le bambine spiccano rispetto ai bambini in questi due campi, e che questo gap cresce con l’età, in particolare per la scrittura.
Varie le ipotesi avanzate dagli autori per spiegare questo gap nel rendimento di maschi e femmine: i maschietti in genere soffrono di disturbi di apprendimento più di frequente rispetto alle femminucce e lo stesso dicasi per i disturbi comportamentali. Inoltre alcune ricerche hanno suggerito differenze a livello cerebrale tra i due sessi: le femmine apprenderebbero a leggere e scrivere usando entrambi gli emisferi cerebrali, mentre pare che i maschietti facciano riferimento a un unico emisfero quando imparano a leggere e scrivere. O più semplicemente potrebbe essere che i maschietti siano “vittime” degli stereotipi di genere e che debbano per questo conformarsi con gli standard della mascolinità, che possono mettere in secondo piano l’importanza dell’istruzione. Ad ogni modo, concludono gli autori, è tempo di aggiornare i metodi di insegnamento tenendo conto di queste differenze di genere.
