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Febbre

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CHE COS’È LA FEBBRE?

La febbre è un meccanismo di difesa che il nostro organismo mette in atto quando si presenta un’infezione.

Si può parlare di febbre quando la temperatura corporea del bambino supera i 37,5°.

Se l’origine dell’infezione è un virus, come nel caso di influenza o raffreddore, generalmente non è necessario alcun farmaco. E’ consigliabile tenere sotto controllo la temperatura attraverso la somministrazione di paracetamolo quando il piccolo manifesta evidente malessere o se c’è il rischio di sviluppare convulsioni febbrili, seguendo attentamente la posologia indicata sulla confezione ed i consigli del medico.

La temperatura cambia a seconda della regione corporea e la rilevazione deve essere fatta con strumenti elettronici efficaci e precisi. Il metodo di misurazione più attendibile per la febbre è la temperatura ascellare. Non è consigliabile misurarla in maniera ossessiva, ma è invece necessario fare attenzione al malessere che ne può derivare e a tutte le sue manifestazioni.

COSA È CONSIGLIATO FARE IN CASO DI FEBBRE?

Quando il bambino ha la febbre è importante mantenere l’idratazione, facendo bere al bambino acqua o bevande zuccherate (camomilla, tisane, tè deteinato).

Offrire pasti leggeri, frutta e verdura, e non sforzare il piccolo a mangiare quando non ha fame

Non coprire troppo il bambino.

Mantenere la calma e non spaventarsi se, all’aumento della temperatura, il bambino ha brividi e se le estremità presentano un colorito più scuro.

Se il bambino manifesta un evidente malessere, si può somministrare paracetamolo, attraverso gocce, sciroppo o supposte. Il paracetamolo abbassa la temperatura corporea ed aiuta a tenere sotto controllo la febbre, che potrà risalire una volta terminato il suo effetto.

Le dosi del farmaco vanno rispettate attentamente: sono sempre indicate sulla confezione o nel foglietto illustrativo e variano a seconda dell’età e del peso del bambino. Il tempo tra una dose e l’altra non deve essere inferiore a 6 ore e non deve superare le 4 dosi in 24ore.

L’azione del paracetamolo è visibile dopo 30-60 minuti.

Se il paracetamolo non è sufficiente e il bambino ha più di 3 mesi può essere somministrato ibuprofene, salvo i casi in cui il piccolo presenti vomito, diarrea o sia affetto da varicella. L’ibuprofene va dato a stomaco pieno, e tra una somministrazione e l’altra devono passare almeno 8 ore.

Non somministrare mai prodotti a base di acido acetilsalicilico senza avere prima sentito il parere del pediatra di base.

IN QUALI CASI È CONSIGLIATA LA VISITA DEL PEDIATRA?

Se generalmente la febbre non deve costituire di per sé motivo di preoccupazione o accertamenti ulteriori salvo le accortezze del caso, ci sono alcune situazioni in cui si consiglia di far visitare il bambino da un medico:

  • Se il bambino ha meno di un anno, in particolare meno di 3 mesi.
  • Se il pianto è debole e il bambino si dimostra particolarmente irritabile.
  • Se il bambino lamenta mal di testa e la situazione non si risolve dopo aver somministrato paracetamolo.
  • Se alla febbre si associano sonnolenza eccessiva, alterazioni del comportamento, se il bambino fa molta fatica a svegliarsi o se presenta uno stato di fiacchezza importante.

MITI DA SFATARE

Non sono consigliati (e sono da evitare) i classici “rimedi della nonna” come spugnature fredde o fresche, bagni con acqua fredda, esposizione all’aria fresca o frizioni della cute con alcool.

Si sconsiglia di somministrare alternativamente paracetamolo e ibuprofene.

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