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Mani bocca piedi

Mani bocca piedi

Mani bocca piedi

CHE COS’È LA MANI BOCCA PIEDI?

E’ un’infezione virale comune nei bambini, soprattutto in età prescolare e fino ai 10 anni.
La trasmissione di questa malattia avviene per via aerea, quindi attraverso le goccioline di saliva che si diffondono tramite colpi di tosse o starnuti, oppure per contatto diretto con oggetti contaminati, feci infette o saliva.
Si diffonde maggiormente nel periodo tra l’estate e l’autunno.

La manifestazione avviene in primo luogo con lesioni (piccole ulcere) all’interno della bocca, e poi con un’eruzione esantematica diffusa sui palmi delle mani, sulle piante dei piedi e nella bocca, che assume la forma in primo luogo di macchioline rosse che poi diventano piccole vescicole a grappolo.
Al termine del decorso della malattia le vescicole potrebbero desquamarsi.

Le manifestazioni esantematiche di questa malattia sono generalmente precedute, o accompagnate, da sintomi quali febbre, mal di pancia, malessere generale, inappetenza (o difficoltà a deglutire) prurito. Raramente può comparire anche il vomito.

Nel giro di 10 giorni l’esantema si risolve e il bambino potrà tornare a scuola nel momento in cui scompariranno le lesioni alla bocca e la febbre.

COSA È CONSIGLIATO FARE IN CASO DI MANI BOCCA PIEDI?

Riposo e idratazione sono le prime indicazioni da seguire: il bambino deve essere idratato spesso durante la giornata con acqua, bevande non troppo zuccherate come camomilla o tisane.
Assicurarsi che il bambino urini spesso. In caso di dolore alla masticazione e deglutizione si può somministrare paracetamolo e si possono altresì utilizzare spray e collutori anestetici per diminuire il fastidio provocato dalle lacerazioni all’interno della bocca.
Offrire al bambino cibi freschi e morbidi, come yogurt, gelato e ghiaccioli.
La malattia si risolve spontaneamente, non ci sono farmaci da somministrare o cure particolari. E’ importante comunque mantenere una corretta igiene delle mani almeno per un mese e disinfettare tutti gli oggetti con cui il bambino entri in contatto, in quanto il virus può restare attivo all’interno delle feci per un mese.

IN QUALI CASI È CONSIGLIATA LA VISITA DEL PEDIATRA?

  • Se c’è difficoltà di minzione, quindi se il bambino non urina per 6/8 ore o se non bagna il pannolino per 4/6 ore
  • Se lo stato del bambino peggiora e la febbre dura più di giorni.
  • Se lo stato di salute del bambino è compromesso, il bambino si mostra confuso o compare torcicollo associato a mal di testa.
  • Se le gengive sono gonfie e arrossate o se compaiono ulcere sulle labbra

MITI DA SFATARE

Sono da evitare i rimedi “della nonna”. Spugnature, frizioni con alcol, applicazione di ghiaccio
Non è consigliata la somministrazione di paracetamolo e ibuprofene in forma alternata.
L’entità della febbre non è collegata alla gravità della malattia.
La cefalea manifestata dal bambino può essere un segnale normalmente presente all’interno dei sintomi di questa malattia e quindi non deve essere necessariamente associata a gravi patologie, quali la meningite.

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