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Lodore del neonato crea dipendenza nella mamma come una droga

L’odore del neonato crea dipendenza nella mamma come una droga

L’odore del neonato crea dipendenza nella mamma come una droga

L’odore di un neonato per una donna fa lo stesso effetto di una droga per un tossicodipendente.

Questo è il risultato di una ricerca scientifica condotta dall’università di Montreal secondo cui l’odore del neonato è in grado di attivare un’area del cervello che altri odori non sono in grado di fare, e per le donne, in particolare le mamme, l’esperienza, una scarica di dopamina, è amplificata. La reazione è molto forte e avviene anche quando il bambino non è presente, solo in seguito all’esposizione al suo odore.

Ciò che è stato osservato, in particolare, è che l’odore del neonato, attiva nelle mamme un circuito di gratificazione. Questi circuiti vengono attivati, per esempio, nel momento in cui si mangia quando si è molto affamati, ovvero nel momento di piena soddisfazione di un desiderio.

IL TEST

Studi effettuati su mammiferi (non umani) hanno identificato i segnali olfattivi come mediatori primari del legame madre/figlio e sono stati collegati all’atteggiamento e al comportamento materno anche nella nostra specie.
Nonostante i segnali della rete neuronale infantile siano stati studiati per gli stimoli visivi e uditivi, ad oggi tali informazioni non esistevano per gli stimoli chemosensoriali, per questo l’esperimento è stato condotto.

L’odore dei bambini è stato prelevato dai pigiamini di 18 neonati. I pigiamini in cotone sono stati indossati per un paio di giorni e poi congelati in buste a -80° per un massimo di 6 settimane al fine di mantenerne l’odore. Il test è stato condotto su 30 donne non fumatrici di età diverse, 15 delle quali avevano già partorito e altre 15 donne che non avevano avuto l’esperienza del parto.

Osservate attraverso uno scanner di risonanza magnetica funzionale fMRI le donne sono state esposte nell’ordine a: aria, odore del neonato, un terzo odore. E’ stato loro chiesto di descrivere a parole l’odore, definito come “leggermente piacevole”; mentre gli esperti si sono occupati di studiare la reazione del loro cervello. Un’attività cerebrale simile a quella che caratterizza la condizione materna è stata individuata nel talamo. Le analisi di regioni prossime all’area di interesse hanno evidenziato che le aree neostriate dopaminergiche sono attive in risposte che dipendono dallo stato di maternità.

Come l’odore del neonato influenza le mamme

Considerati insieme, questi dati dimostrano che l’esposizione all’odore corporeo di un neonato con 2 giorni di vita provoca l’attivazione di aree collegate alla gratificazione nelle donne siano esse mamme, o meno.
Questi esami preliminari suggeriscono che alcuni odori del corpo possono agire come catalizzatori per meccanismi di bonding ed evidenziano la necessità di proseguire nelle ricerche sulla dipendenza degli odori nel legame mamma-bambino utilizzando modelli parametrici di controllo per la rilevanza biologica e gli effetti della percezione degli odori.

L’odore naturale del corpo umano consiste in un’ampia gamma di componenti volatili e non, che portano segnali che trasportano le informazioni più disparate quali: genere, età o identità familiare, stato fisiologico, livello di stress o malattia, e possono direzionare la scelta di un compagno e l’investimento genitoriale. In realtà la maggior parte delle informazioni che gli esseri umani raccolgono tramite la vista e l’udito sono disponibili in forma di segnali chimici e, anche per gli esseri umani, questi segnali chimici possono portare informazioni ed influenzare il comportamento in modi che ancora non sono riconosciuti.

Gli odori del corpo sono comunemente visti come negativi ed un vasto ammontare di risorse finanziarie e sforzi sono dedicati ogni giorno a nasconderli o eliminarli. Tuttavia, viene spesso dimenticato quanto alcuni odori del corpo possono essere considerati estremamente positivi laddove una delle esperienze più rilevanti e piacevoli mai raccontate sia proprio l’odore di un neonato.

Ad oggi la risposta comportamentale delle madri umane all’odore del neonato è ben codificata e come altre caratteristiche del neonato l’odore sembra essere uno degli stimoli più rilevanti per le puerpere. Reciprocamente i neonati sono molto reattivi all’odore materno.
Queste evidenze avvalorano la tesi che l’odore umano sia un mezzo utile per lo scambio di informazioni e segnali che possano influenzare la madre verso il bambino e il bambino verso la madre in una maniera precedentemente dimostrata per lo stimolo visivo.

Tuttavia, gli studi che identificano il processo neuronale di segnali sensoriali che regolano il legame mamma-bambino si sono concentrati esclusivamente sugli stimoli visivi e auditivi. Ciò significa che molto poco si sa dei processi generati dagli altri sensi.

Subito dopo il parto segnali basati sull’odore regolano le decisioni di orientamento del neonato nell’ambiente offerto dal corpo materno. Questo processo è bidirezionale e gli umani adulti preposti all’accudimento sperimentano un aumento del legame in risposta ai segnali del bambino esattamente come accade al neonato.

Secondo il dott. Frasnelli, responsabile della ricerca, questi risultati possono spiegare come mai l’arrivo di un bambino renda i genitori così felici. Anche senza il bambino presente il cervello viene investito da un piacevole flusso di endorfine.
Gli uomini non sono stati coinvolti in questo test, quindi non si può sapere se la reazione sia la medesima.

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