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Tosse nei bambini quando preoccuparsi cosa fare e come curare la tosse

Tosse nei bambini: quando preoccuparsi? Cosa fare e come curare la tosse

Tosse nei bambini: quando preoccuparsi? Cosa fare e come curare la tosse

Abbiamo chiesto alla dott.ssa Maria Luisa Roberti, pediatra, di darci alcune regole e consigli per affrontare la tosse nel bambino piccolo.

Cos’è la tosse e perché spaventa i genitori?

La tosse è uno dei disturbi che destano più preoccupazione nei genitori e che più frequentemente li spinge a portare i bambini dal pediatra.

In realtà la tosse non è una malattia, bensì un sintomo, un meccanismo di difesa che viene attivato dal corpo ogni volta che le mucose delle vie respiratorie vengono irritate da fattori quali muco, sostanze inquinanti o fumo.

Nei bambini la tosse è un sintomo assai frequente legato alla struttura delle prime vie aeree e dalla presenza delle adenoidi nello spazio nasale e faringeo.

Quando sentiamo che il nostro bambino ha la tosse, è bene evitare farmaci che la calmino sin da subito, poiché il loro utilizzo potrebbe ritardare una diagnosi.

Tosse nei bambini: quando è il caso di preoccuparsi?

Abbiamo detto che la tosse è un sintomo e non una malattia, ma ci sono dei casi in cui è raccomandato contattare immediatamente un pediatra. In caso di tosse nei bambini è necessario rivolgersi al medico quando:

  • Il neonato ha meno di un mese e la tosse è molto insistente
  • Il bambino mostra difficoltà nella respirazione
  • È presente sangue nel muco
  • La tosse è presente da più di 2 settimane
  • Si manifesta anche il vomito
  • È presente febbre alta.

Quali sono i tipi di tosse a cui sono più soggetti i bambini?

Possiamo individuare principalmente due diversi tipi di tosse:

  • Tosse grassa o produttiva
  • Tosse secca.

La tosse grassa è accompagnata da espettorato che può essere di diversa natura e che viene comunemente denominato catarro.

La tosse secca, invece, non è accompagnata da espettorato e nella maggior parte dei casi insorge in seguito a stimoli esterni.

La tosse secca si manifesta più frequentemente di notte, è stizzosa e caratterizzata da poche secrezioni. I colpi caratteristici della tosse secca sono meno rumorosi dei colpi di tosse grassa.

Quali sono le cause scatenanti della tosse secca?

  • Nella maggior parte dei casi, le cause scatenanti della tosse secca sono le infezioni virali delle prime vie aeree, ovvero naso e gola.
  • A volte questo tipo di tosse può manifestarsi sulla base di allergie.
  • In casi meno frequenti questo tipo di tosse può essere causata da a reflusso gastroesofageo.

Quali sono gli altri tipi di tosse che possiamo riscontrare nei bambini?

  • Tosse abbaiante (laringite),
  • Pertosse,
  • Tosse da inalazione di corpo estraneo,
  • Tosse cronica causata da malattie sottostanti.

Qual è il tipo di tosse più diffusa nei bambini?

La tosse più frequente nei bambini è quella acuta, definita “da scolo retronasale” e solitamente causata dal raffreddore o da un’infezione che riguarda le alte vie aeree.

Si tratta di una tosse spesso di tipo virale, e che nei primi due-tre giorni può essere associata a febbre, di solito non elevata.

La causa principale di questa tosse è appunto lo scolo retronasale, cioè il fatto che il muco che si forma nelle cavità nasali scende all’indietro, verso il rinofaringe e la gola, provocando irritazione delle alte vie aeree

A volte questo tipo di tosse può manifestarsi come secca, per poi mostrare espettorato nei giorni successivi, a mano a mano che aumenta la produzione di muco. A volte invece può mostrare una variabilità durante la giornata: in alcuni momenti più secca e stizzosa, in altri più grassa.

Quali sono gli aspetti da osservare per capire che tipo di tosse presenta nostro figlio?

  • Durata della tosse: da quanto tempo? Questo aspetto ci permette di fare una prima distinzione tra tosse acuta e cronica.
  • Tipologia di tosse (Grassa o secca).
  • In quale momento della giornata si manifesta, in che situazione, quali sono gli episodi che la scatenano.

Quando è consigliato rivolgersi al pediatra in caso di tosse nel bambino?

Non sempre è necessario chiamare il pediatra non appena il bambino ha la tosse. Nella maggior parte dei casi tende a migliorare spontaneamente, ma ci sono casi in cui è consigliato contattare subito il pediatra, quali:

  • se la tosse del bambino è persistente e dura da più giorni
  • se la tosse è associata ad altri sintomi e disturbi quali febbre, difficoltà di respirazione, spasmi e vomito
  • se la tosse si manifesta solo di notte, ma impedisce il riposo dell’intera famiglia
  • se è correlata a dolori addominali, ingrossamento delle tonsille,
  • se mostra un’intensità ed una frequenza sospette.

Quali sono le malattie a cui il sintomo della tosse è collegato?

L’influenza: malattia infettiva respiratoria acuta causata da virus, caratterizzata da febbre alta, brividi, dolori diffusi, mal di testa.

Altri virus simili all’influenza (parainfluenzali), possono essere responsabili di malattia respiratoria altrettanto fastidiosa (rinite, sinusite, otite, laringite, tonsillite, faringite, tracheite, bronchite) o addirittura temibile come la polmonite.

La pertosse: inizia come una tosse aspecifica e in seguito si riconosce dai colpi di tosse ravvicinati, secchi e continui, abbaianti, spasmodici fino allo sfinimento. Per i più piccoli la pertosse può essere molto pericolosa e causare apnea (mancanza d’aria) e cianosi (colorazione bluastra di labbra e pelle) e richiedere ospedalizzazione. Si cura con la terapia antibiotica prescritta dal pediatra; ci si può vaccinare con la esavalente dai primi mesi di vita.

La laringite è un’infiammazione che nei bambini può avere origine soprattutto virale. Di solito porta molta agitazione e ansia nei genitori in quanto il laringospasmo compare all’improvviso durante la notte sotto forma di tosse metallica spesso accompagnata da abbassamento della voce e inspirazione rumorosa. Il primo consiglio da mettere in pratica in questo caso è mantenere il bambino calmo e tranquillo in quanto l’agitazione può acuire il sintomo.

La prima terapia per la laringite è l’umidificazione sotto forma di vapori, in fase acuta la crisi si riduce respirando aria umida. Successivamente il pediatra prescriverà una terapia farmacologica, somministrata tramite aerosol o per via orale.

L’asma bronchiale è una malattia infiammatoria cronica che colpisce le vie respiratorie, i bronchi in particolare, e si caratterizzata da respiro “sibilante” a cui possono associarsi tosse, broncospasmo e affanno. Potrebbe avere origine allergica (asma allergica). Anche per questa patologia è necessario l’intervento del pediatra che prescriverà una terapia farmacologica appropriata.

Quali sono i rimedi naturali per alleviare la tosse nei bambini?

  • Bevande calde
  • Miele (solo per i bambini oltre l’anno di età)
  • Tisana al tiglio o alla malva
  • Mantenere una buona idratazione: bere molto aiuta a sciogliere e rimuovere più facilmente il catarro e le secrezioni
  • Assicurare un’ottima ventilazione e umidificazione nella stanza in cui dorme il bambino
  • Tenere pulito il naso
  • Far dormire il bambino con la testa leggermente rialzata ad esempio mettendo un cuscino in più: in questo modo si mantengono più libere le vie respiratorie
  • Un bagno caldo può essere utile, oltre che per rilassare il bambino, per calmare la tosse.

I classici rimedi della nonna possono essere molto efficaci ma consigliamo invece di evitare i suffumigi per i bambini per l’elevato rischio di incidenti: i bambini piccoli, infatti, potrebbero facilmente rovesciarsi addosso il contenitore con liquido bollente.

Come tenere pulite le vie respiratorie dei bambini?

Quando i bambini sono piccoli i lavaggi nasali con acqua fisiologica sono consigliati in generale in caso di tosse e raffreddore.

Mediamente i bambini sono in grado di soffiarsi il naso in maniera autonoma a partire dai due anni: a quel punto i lavaggi del naso non saranno più necessari.

E’ importante tenere pulite nel frattempo le vie aeree e liberarle dal muco e dal catarro che, oltre a rendere difficoltosa la respirazione, potrebbero contenere batteri che è sempre meglio espellere onde evitare infezioni.

Se il bambino ha la tosse quali farmaci si possono utilizzare?

Si consiglia di non assumere farmaci che rallentino il naturale processo di eliminazione del muco in eccesso.

Eventualmente, se la consistenza dell’espettorato è molto densa, può essere utile assumere dei farmaci fluidificanti o mucolitici che però non sono indicati nei piccoli sotto i due anni di età se non sotto consiglio medico.

Questo tipo di terapie vengono solitamente somministrate via aerosol e prescritte unicamente dal pediatra.

Sempre per fluidificare il muco sono consigliate le bevande calde, esistono poi sciroppi naturali per la tosse, che, sempre su consiglio del pediatra, possono essere somministrati per alleviare il fastidio.

Cosa posso fare per migliorare il riposo del mio bambino quando ha la tosse?

La tosse crea problemi soprattutto durante il sonno in quanto gli accessi di tosse si acuiscono nelle ore serali o notturne. È tuttavia possibile intervenire con alcuni comportamenti virtuosi e semplici accorgimenti per aiutare il sonno del bambino.

  • Mantenere la giusta temperatura nella stanza

Nella camera in cui dorme il bambino, la temperatura non deve superare i 19-20 gradi. E’ consigliabile inoltre evitare di coprirlo troppo.

Per la nanna sicura dei più piccoli è consigliato il sacco nanna, grazie al quale il bambino rimane al caldo senza la possibilità di soffocare scivolando sotto una coperta.

  • Prestare attenzione all’idratazione del bambino

I bambini devono essere sempre ben idratati. Si consiglia di offrire una tisana o una camomilla prima di andare a dormire e di idratare molto il bambino con acqua, sia prima della nanna che durante le sveglie notturne, in quanto le mucose durante la notte tendono a seccarsi. Spesso infatti il bambino raffreddato tende a respirare dalla bocca, rendendo l’idratazione ancora più necessaria.

  • Umidificare l’ambiente

E’ consigliato di tenere l’ambiente umidificato: a seconda del tipo di riscaldamento presente nella stanza ci sono alternative disponibili.

Articolo della dott.ssa Maria Luisa Roberti, pediatra.

CONSIGLI PER DORMIRE CON LA TOSSE

Tenere il materasso sollevato, un accorgimento semplicissimo per permettere al bambino raffreddato o con la tosse di respirare meglio è quello di posizionare un cuscino sotto il materasso, in modo da tenere la testa, le spalle e il torace leggermente sollevate rispetto al resto del corpo.

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